Nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo in mostra due capolavori di Bellini e del Sodoma
“Bellini e Sodoma – Passione di Cristo”: è il tema della mostra inaugurata, sabato pomeriggio, 5 aprile, e tuttora in corso, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo. Si tratta del Compianto sul Cristo morto di Giovanni Bellini, proveniente dalla Pinacoteca Vaticana, e del Cristo morto sorretto da angeli di Giovanni Antonio Bazzi, detto il Sodoma, concesso in prestito dalla Venerabile Arciconfraternita di Santa Maria dell’Orto di Roma.
L’iniziativa, promossa dai Musei Vaticani e dalle Ville Pontificie, è stata curata dal Reparto per l’Arte dei secoli XV-XVI, si inserisce nel tempo liturgico della Quaresima e della Pasqua. Il tema che lega le due opere è la Passione di Cristo, in particolare, la meditazione sul corpo senza vita di Cristo, dopo la morte sulla Croce.
L’opera realizzata da Bellini intorno al 1475, che in origine costituiva la cimasa per la pala dell’altare maggiore della chiesa di San Francesco a Pesaro, è uno dei capolavori della pittura italiana.
La scena rappresenta il momento in cui il corpo di Cristo, prima della sepoltura, viene compianto e unto con olii profumati. Vi sono rappresentati quattro personaggi: Cristo, Giuseppe d’Arimatea, Nicodemo e la Maddalena, che sorregge una mano di Gesù. Il taglio della scena è fortemente scorciato dal basso verso l’alto, che tiene conto dell’altezza a cui la tavola doveva trovarsi. Il punto centrale della rappresentazione è l’intreccio di mani tra Gesù e la Maddalena. Collocata nella Pinacoteca Vaticana dal 1820, l’opera è stata sottoposta recentemente a un restauro condotto nei laboratori dei Musei Vaticani.
Il Cristo morto sorretto da angeli, dipinto dal Sodoma nel 1505 circa, rappresenta una riflessione sul corpo sofferente ormai esanime di Cristo.
