Al Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo una mostra sulle armature pontificie del Cinque e Seicento

Al Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo una mostra sulle armature pontificie del Cinque e Seicento

In difesa del Papa

In occasione del Giubileo 2025, la Direzione dei Musei e dei Beni Culturali in collaborazione con la Direzione delle Ville Pontificie, promuovono una mostra straordinaria sul tema: “In difesa del Papa”.

Si tratta di un’esposizione allestita nelle sale del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, che permette per la prima volta di osservare da vicino una collezione rara e preziosa: elmi originali del Cinquecento e Seicento provenienti dalle Collezioni Storiche dei Musei Vaticani.

Curata da Sandro Barbagallo, con la collaborazione di Marco Iuffrida, la mostra raccoglie manufatti finora mai esposti, come morioni, zuccotti, elmi da cavalleria, borgognotte e taschetti. Ogni pezzo testimonia l’evoluzione della difesa al servizio del Pontefice.

Gli elmi, veri protagonisti dell’esposizione, non vengono presentati soltanto come strumenti di difesa, ma come simboli di un potere spirituale che si intreccia con esigenze strategiche. Nell’Italia del Rinascimento e del Barocco, la protezione del Papa si traduce in un complesso apparato difensivo che riflette l’ascesa dello Stato Pontificio come forza moderna.

Fra i manufatti più importanti, spiccano il morione con cresta acuminata – distintivo della Guardia Papale –, lo zuccotto utilizzato da archibugieri e moschettieri, il copricapo da picchiere della Guardia Svizzera, ancora oggi in uso, e l’elmo da cavallo ornato con stemmi nobiliari, come quello della famiglia Barberini. Completano l’allestimento esemplari di borgognotte cerimoniali e il rarissimo taschetto pontificio con coda di gambero, appartenente a un corazziere del XVII secolo.

L’intero percorso espositivo guida il visitatore in un viaggio nel tempo, dove l’arte bellica si fonde con il linguaggio simbolico: incisioni, motivi mitologici, dettagli naturalistici narrano valori, identità e ideologie dell’epoca. L’elmo diventa così non solo corazza, ma manifesto visivo di fede, autorità e appartenenza.

La rassegna si inserisce in un contesto storico particolarmente significativo, che va dal traumatico Sacco di Roma del 1527 fino alla Guerra di Castro nel Seicento. In questo scenario, la Chiesa organizza nuove strutture difensive e corpi armati scelti, dove la lealtà al Papa si traduce in un codice d’onore e in una precisa coscienza militare.

Un’ulteriore meraviglia accoglie i visitatori nella Sala dei Papi del Palazzo Apostolico: uno degli arazzi disegnati da Raffaello Sanzio per la Cappella Sistina, raffigurante la Conversione di Saulo. Il capolavoro, parte della celebre serie degli Atti degli Apostoli, fu realizzato per volontà di Leone X, che affidò il progetto al genio urbinate e alla bottega di Pieter Van Aelst, uno dei più rinomati arazzieri fiamminghi. I cartoni preparatori, ideati da Raffaello e dai suoi allievi, furono poi trasformati in splendidi arazzi che ornano ancora oggi le pareti della Cappella Sistina. Questo arazzo è di competenza del Reparto Arazzi e Tessuti dei Musei Vaticani, curato da Alessandra Rodolfo.

L’inaugurazione della mostra si terrà, nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, sabato mattina, 18 ottobre, alle ore 11.30. Interverranno la dott.ssa Barbara Jatta, Direttore dei Musei e dei Beni Culturali, il dott. Andrea Tamburelli, Direttore delle Ville Pontificie, il dott. Sandro Barbagallo, Curatore Reparto Collezioni Storiche dei Musei Vaticani e Marco Iuffrida del Reparto Collezioni Storiche dei Musei Vaticani.

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Indirizzo

  • Piazza della Libertà 00073 Castel Gandolfo (RM)
  • (+39)06 69863260

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